mercoledì 27 giugno 2012

-19

Residenza Case Sparse
FOCUS ON: IL FARE 


PREMESSA
Lalveare, associazione culturale, nasce nel gennaio 2011 con la missione di favorire lo sviluppo della creatività individuale attraverso un luogo fisico di aggregazione e la formazione di una rete di giovani talenti. Il fine è quello di ottenere ricadute positive sulla coesione sociale e sulle capacità innovative del territorio locale.
Per Lalveare CREATIVITA’ è la capacità cognitiva della mente di creare e inventare. Per questo motivo, il principale modus operandi è la creazione di reti e di collaborazioni tra persone e organizzazioni diverse al fine di alimentare l'innovazione e il valore dei progetti.
Favorire la produzione di cultura è il motivo che sottostà alla volontà di avviare un progetto continuativo di residenza artistica in cui creativi di varie discipline possano dedicarsi totalmente allo sviluppo della propria arte.
Il progetto è sviluppato in collaborazione con Dario Bonetta fondatore di AplusB contemporary art di Brescia. AplusB è uno spazio per l'arte contemporanea la cui finalità è la produzione di progetti espositivi personali e collettivi di artisti operanti nell'ambito delle arti visive. È inoltre uno spazio che accoglie l'odierna produzione legata alle arti performative e alla musica d'improvvisazione elettroacustica. Attualmente sono implementati due progetti: per le arti visive sono stati chiamati più artisti a realizzare un “solo project” attraverso molteplici forme espressive: pittura, scultura, fotografia, volumi sonori. New Domestic Soundscapes è una serie di concerti di autori e musicisti legati all'improvvisazione elettroacustica in spazi domestici, o presso la sede di AplusB studio.

L'INIZIATIVA
“Case Sparse” residenza artistica in Valle Camonica.
La Valle Camonica, da molti punti di vista, è un terreno vergine, ricco di tradizione, autentico. Un luogo evocativo in cui la natura si mostra nella sua bellezza, cambiando i ritmi del corpo e dell'anima divenendo più interiori, quasi monacali. E' recente l'approccio al turismo della Valle e alla contaminazione con altri sistemi di promozione, di produzione e di comunicazione. Tra la fine dell'ottocento e i primi del novecento sono stati i camuni a lasciare queste terre e migrare verso quei paesi che potevano offrire nuove occupazioni, ora è proprio la Valle a volersi riprendere il proprio ruolo e il proprio status di luogo di ospitalità e di cultura.
La Valle Camonica è stata scelta come contenitore di una residenza artistica perché sono attive importanti azioni di promozione e valorizzazione dei suoi contenuti oltre che delle sue bellezze naturali e storiche, ed in particolare si fa riferimento a contenuti contemporanei e non solo al patrimonio storico.
C'è anche un aspetto privato, un simbolico ritorno alla terra d'origine: la casa che ospita la residenza è una vecchia casa di famiglia che ha mantenuto la struttura e l'aspetto tipico delle case del luogo ed è la casa di tre generazioni. L'unione tra il fermento culturale della Valle, la natura e questa affettività personale, ha portato alla scelta di voler dare un contributo in una realtà che cresce e che si apre al mondo.

1° EDIZIONE - LUGLIO 2012
La prima edizione della residenza ha come spunto di riflessione i meccanismi del fare. Spesso l’artista, prima di giungere all’opera completa, lascia dietro di sè delle tracce: frasi scritte su quaderni, immagini registrate e annotate, foto sparse qua e là, deviazioni di percorso...E poi ancora: parole dette a qualcuno, un piatto di minestra che si fa lago, e tanto altro ancora. Tutto questo non vuole essere perso, ossia quei milioni di sinapsi che convergono alla fine alla definizione dell’opera. Per l’artista è uno sguardo a ritroso, un pò come le pupille rovesciate di Penone, che ti specchiano il fuori ma, tappate, possono concentrarsi su quanto accade dietro di sè.
Per evidenziare i meccanismi del fare gli artisti in residenza si confronteranno con la terra ospitante, sia essa intesa patrimonio naturale che sociale: la casa ospitante è all'interno del Parco dell'Adamello e non distante da un centro abitato, gli artisti potranno scegliere di relazionarsi con il contesto naturale o/e con le persone che vivono in quel luogo.
Un altro tema suggerito è quello del viaggio, inteso sia come percorso intellettuale che porta alla produzione di un'opera d'arte, sia inteso come viaggio fisico e lo spostamento di persone, beni, idee. Infine, gli artisti presenti in residenza vivranno per il tempo definito in uno spazio comune. Spazio che può simulare un ipotetico luogo di produzione culturale in cui gli artisiti possono o meno scegliere di collaborare.

STRUTTURA DEL PROGETTO - azioni, tempi, attori -

1. Gli artisti
Fatima Bianchi, Monica Carrera, Francesca Damiano, Francesca Longhini, NoiSeGrUp.

2. I giorni
Dal 16 al 25 luglio. 
26 luglio: finissage in Brescia presso la Galleria A+B.

3. Azioni
La residenza: dieci giorni di lavoro personale o in gruppo in una casa, con spazi comuni, inserita nel Parco dell'Adamello. E' possibile, se lo si desidera, interagire con le attività produttive e culturali ospitanti. Spunto di riflessione è la produzione culturale e i meccanismi del fare propri dell'artista. Non è richiesta la produzione di un'opera finale ma la disponibilità a raccogliere, in corso d'opera, frammenti o documentazione del proprio lavoro. Questi saranno inviati quotidianamente, virtualmente o via terrestre, alla galleria che li renderà visibili giorno dopo giorno.


Nessun commento:

Posta un commento